Nonostante tutto c’è ancora chi ci crede. Chi è convinto, insieme allo scrittore Paco Ignacio Taibo II, che il giornalismo sia “l’ultima fottuta barriera che ci impedisce di cadere nella barbarie”.
E noi di Cefablu siamo tra questi. Di più, siamo certi che il giornalismo concreto, verificato sul posto (da cui alla fin fine attingono a piene mani i quotidiani nazionali) sia proprio quello provinciale, legato alle comunità, alla realtà vera, quella che il cronista può vedere coi suoi occhi, può provare a capire e quindi descrivere a chi ha voglia di informarsi, di sapere, di esserci nei propri spazi vitali.
Ecco perché riteniamo interessante e utile un giornale che segua, approfondisca, cerchi di cogliere cosa succede a Cefalù e nei paesi delle Madonie. Tra mare e cielo, in un pezzetto di Sicilia affascinante, ricco di meraviglia e di cultura, forse un po’ meno ricco di informazione, quell’informazione che aiuti a comprendere quanto ci gira attorno oggi e ci faccia vivere davvero il nostro mondo. Magari ci aiuti a discuterne tra noi. Magari ci aiuti a cambiarlo laddove non funziona come dovrebbe.
Ecco, in poche righe questo il senso del giornale a cui oggi, primo giorno di primavera, ma anche e soprattutto giornata dedicata alle vittime della mafia, diamo il “la”.
Nel segno della bellezza e insieme della verità. La bellezza del blu di Cefalù e del comprensorio madonita. Chi arriva qui non può non essere colpito, ammaliato da questo colore che si fonde in migliaia di sfumature tra le onde e l’orizzonte. Ovunque guardi, su e giù, lo incontri, lo incroci, limpido e trasparente oppure più scuro e movimentato. Potente.
Il blu, il colore della serenità, della costanza, dell’intelletto. Ma anche il colore della verità. Già. In psicologia è associato appunto a sincerità e verità.
Ed è la voglia di raccontare senza reticenze la vita vera, i problemi quotidiani di chi abita qui, che ci ha invogliato a provarci, a metterci in gioco con un giornale. Online. Gratuito. Per tutti. Senza pregiudizi o preconcetti. Finestra aperta, non muro. Semplicemente Cefablu.
Ci proviamo. Una piccolissima redazione, libera però. Priva di legacci ideologici.
Aperta ai contributi di tutti. Non vi chiediamo fiducia a scatola chiusa. Vi invitiamo a darci suggerimenti, spunti, idee, magari commentando gli articoli: qui o sulla nostra pagina Facebook .
Cefablu, il giornale di Cefalù e delle Madonie, vi aspetta.
Chi sono
Sono una giornalista professionista, con quarant’anni di esperienza, dapprima come cronista all’Eco di Bergamo poi alla guida di un quotidiano online, Bergamonews, il primo della mia città e provincia. Un quotidiano di cui vado molto fiera.
Da sempre innamorata della Sicilia, appena andata in pensione ho scelto il buen retiro a Cefalù, una perla. Ora la mia vita si divide tra nord e sud. E il mio grande amore per il giornalismo mi ha portato ad accettare con gioia e trasporto la proposta di un madonita doc, Giuseppe Spinosa, di dare vita a un organo di informazione qui.
Ci siamo dati da fare con l’aiuto di amici esperti, come Nicola Amelio di PressComm Tech. Che nel farci gli auguri commenta così la neonata testata: “Sono contento per l’opportunità di supportare Rosella del Castello e il nuovo progetto editoriale in questa avventura siciliana. Conosco Rosella da anni, ne apprezzo la costanza. Vedere nascere un nuovo quotidiano è sempre una bellissima emozione. Cefablu si unisce al network di PressComm Tech con l’obiettivo di offrire una copertura giornalistica completa e accurata nella zona di Cefalù, arricchendo così il panorama informativo della regione. Siamo certi che la loro esperienza e dedizione saranno un valore aggiunto per il nostro network”.
Perché Cefablu?
Pubblico spesso sui social immagini di Cefalù e del blu che “invade” un po’ tutto nei dintorni. Un’amica, di mestiere copywriter, Donella Gatti, creativa e intuitiva, in un commento alla foto ha scritto una sola parola: Cefablu.
Semplice, vera, chiara. L’abbiamo adottata per il nostro giornale. A Donella, insieme a un grande grazie, dobbiamo almeno un soggiorno. Nel blu.
