Cefalù. Una ricostruzione antropologica della nostra città, che grazie al formato del libro è disponibile alla fruizione e alla divulgazione del patrimonio della comunità. Così l’assessore Antonio Franco e la presidente della biblioteca Santa Franco sintetizzano il libro di Totò Matassa presentato sabato a Cefalù.
Il libro, “Cefalù. La sua storia attraverso le immagini d’epoca” è edito da KeArtBook di Totò Marsala che ha presentato la rivista “Cefalù 1131” e gli articoli contenuti nell’ultimo numero.
Il volume è un escursus di storie e tradizioni della città di Cefalù. Le pagine, immortalano il nostro passato: fotografie del duomo, della vecchia marina, della rocca, delle vie principali, ma soprattutto di persone, molte delle quali non ci sono più ma hanno comunque lasciato un segno del loro passaggio in questo territorio.
Alcune fotografie rimandano a eventi sportivi importanti, come gli incontri di pugilato e le seguitissime partite di basket al campo sportivo, altre ancora ritraggono gli albori del turismo di massa, ad esempio il “Village Magique” (ex Club Med), che in precedenza era organizzato con grandi tende da campeggio; da queste si può anche fare una comparazione con la versione odierna del resort, per evincere cambiamenti ed evoluzione.
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La passione per il collezionismo di Totò Matassa e la sua disponibilità nella condivisione hanno reso possibile la realizzazione di un book che oggi rappresenta, da un punto di vista differente, uno scorcio di storia cefaludese, libro che viene realizzato in un’epoca in cui le immagini hanno un maggiore rilievo e impatto.
Totò Marsala ha annunciato che il libro di Matassa sarà tra i protagonisti del Salone internazionale del libro di Torino: “La prima edizione è stata realizzata durante il periodo del covid, ma dopo aver visto tante altre fotografie e cartoline ho deciso di ampliarlo pubblicando la versione attuale arrivando a 550 immagini che ritraggono la storia e i personaggi cefaludesi. Si tratta di un libro che documenta dal punto di vista fotografico con lunghe didascalie e interventi, dal 1880 fino ai primi anni 2000”.
Sono le immagini che parlano per conto di Totò Matassa, un novantenne che, nell’arco della sua vita, non ha mai smesso di studiare e di trovare nuovi stimoli ed interessi coinvolgendo le generazioni che si sono susseguite, trasmettendogli le proprie conoscenze.
