Castelbuono

Il grazie dell’Albania a padre Santino: a lui la cittadinanza onoraria

Sabato sarà festeggiato da una delegazione albanese che arriverà a Castelbuono per ringraziare il sacerdote buono

Padre Santino Di Gangi

Castelbuono. Erano ragazzini, profughi albanesi agli inizi degli anni Novanta. Alcuni sono diventati imprenditori di successo, rientrando nel loro Paese. Il merito è di Santino Di Gangi, il sacerdote che ha fatto degli insegnamenti cristiani la propria missione. E ha accolto e aiutato i più deboli e fragili.

Questa missione adesso viene ufficialmente riconosciuta e premiata. Padre Santino sabato 13 aprile otterrà la cittadinanza albanese ad honorem. E sarà festeggiato da una delegazione di autorità e cittadini che dall’Albania arriverà a Castelbuono per ringraziare il sacerdote buono.

Nel 1991 padre Santino si trovava a Cefalù dalla sorella quando a Buonfornello venne allestito uno dei tanti campi profughi che accoglievano i disperati giunti da Durazzo, i primi in un viaggio tragico che registrò molti morti. In Albania era in atto una rivoluzione.

A Buonfornello arrivarono 1860 profughi, 600 con meno di trent’anni. Don Santino si mise a disposizione: un impegno totale, concreto e morale, anche per cercare di smorzare le polemiche che attorno al campo si sollevavano. Il campo fu smontato dopo tre mesi, ma l’attività del sacerdote proseguì, trovando accoglienza e lavoro a tanti ragazzi. Alcuni dei quali, come Marco, si mostrarono fin da subito portati per alcune attività.

Oggi Marco dà lavoro a 500 dipendenti ed è tra i 50 imprenditori più importanti dell’Albania. Proprio lui sarà presente a Castelbuono con la delegazione albanese che ringrazierà padre Santino Di Gangi come merita.

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